07 gennaio 2019
I membri di Clitoraid sono indignati per la decisione del giudice distrettuale statunitense Bernard Friedman di rendere incostituzionale la legge federale degli Stati Uniti che vieta le mutilazioni genitali femminili o escissione/circoncisione (MGF/C).
Clitoraid,un'organizzazione statunitense benefica la cui nascita è stata ispirata dal leader spirituale Rael, ha offerto interventi di ricostruzione clitoridea a oltre 500 vittime di MGF dal 2009.
"Chiediamo che la decisione del giudice Bernard Friedman venga annullata e che la legge federale vieti ogni forma di mutilazione genitale (MG) nei bambini, indipendentemente dal genere di appartenenza", afferma Nadine Gary, direttrice delle operazioni di Clitoraid.
Le mutilazioni genitali infantili sono una grave violazione dei diritti umani e una forma di abuso di minori. Si tratta di una pratica che deve essere proibita sia a livello federale che statale, in quanto comporta gravi conseguenze per la salute, a livello fisico e psicologico, che possono protrarsi per tutta la vita.
Il caso del Michigan è significativo perché porta alla luce due preoccupanti risvolti legali per quanto riguarda la protezione dei bambini contro le mutilazioni genitali negli Stati Uniti.
In primo luogo, le MGF vengono declassate a reati punibili secondo la legislazione dei singoli Stati e non a livello federale, poiché, secondo il giudice Friedman, le MGF sono da considerarsi una "attività criminale locale". Da notare come oltre 500.000 vittime di MGF risiedano attualmente negli Stati Uniti, secondo le stime dei Centers for Disease Control and Prevention (CDC)
"La mancanza di una legislazione federale incoraggerebbe coloro che praticano le MGF ad attraversare i confini statali e a cercare un rifugio sicuro, o un luogo dove sarebbero soggetti a una pena minore, per portare a termine il loro crimine. Attualmente, 23 Stati degli Stati Uniti devono ancora dichiarare illegali le MGF", avverte la Gary.
In secondo luogo, la dott.ssa Jumana Nagarwala, che ha costretto delle bambine a subire una mutilazione genitale in una clinica di Livonia, nel Michigan, ha dichiarato di aver eseguito solo un "taglio di piccole dimensioni". Questa sua affermazione potrebbe creare un precedente e un contenzioso legale per ciò che riguarda la circoncisione maschile.
Ascolta l'approfondita analisi da parte di Brian Earp, direttore associato del programma dell’università di Yale in materia di politica sanitaria ed etica e ricercatore presso l'università di Oxford.
L'atto della dott.ssa Nagarwala ha violato l'attuale articolo di legge federale 18 U.S.C. §§ 2, 116 e 371 relativo alle MGF che recita: "Chiunque pratichi consapevolmente la circoncisione, l’escissione o l’infibulazione della totalità o di parte delle grandi labbra, delle piccole labbra o del clitoride di un'altra persona che non abbia raggiunto l'età di 18 anni, dovrà essere multato secondo quanto stabilito dal seguente articolo, condannato a non più di 5 anni di detenzione o entrambe le cose".
"Quindi, se un "taglio di piccole dimensioni" dei genitali femminili costituisce una violazione che il giudice Friedman definisce come un "atto criminale" ma il taglio dell'intero prepuzio dei genitali maschili non lo è, allora la suddetta legge ha un disperato bisogno di essere riscritta al fine di proteggere tutti i bambini", sottolinea la Gary.
Negli Stati Uniti, l'81% della popolazione maschile è vittima di escissione genitale, secondo il CDC.
Per quanto riguarda il caso del Michigan, i membri di Clitoraid dichiarano che la mutilazione genitale rappresenta una violazione dell'integrità corporea e sessuale dei bambini e in quanto tale deve essere punita nella misura massima di quanto previsto dalla legge federale, indipendentemente dal genere di appartenenza.
Ascolta l’analisi completa da parte di Brian Earp a favore di una legge che vieti le mutilazioni genitali, indipendentemente dal genere di appartenenza.