Una donna violentata e mutilata ai genitali dal proprio datore di lavoro saudita, spera nell'aiuto di CLITORAID per potersi sottoporre ad un intervento di ricostruzione chirurgica.
febbraio 20 2015, Categorie: Misc
LAS VEGAS, 9 aprile – "Sono stata ripetutamente violentata ed anche circoncisa* dal mio datore di lavoro", ha recentemente testimoniato una donna residente negli Stati Uniti a CLITORAID (www.clitoraid.org), un'organizzazione senza scopo di lucro il cui fine è quello di aiutare le vittime delle mutilazioni genitali femminili (MGF) a ricostruire chirurgicamente la parte lesa e a permettere loro di provare nuovamente del piacere sessuale.
(* "Circoncisione femminile" è un termine educatamente utilizzato per indicare la Mutilazione Genitale Femminile, un atto brutale compiuto generalmente durante l'infanzia delle vittime. In questo caso, l'escissione è stata compiuta su una donna adulta).
"L'intervento chirurgico permette di portare in superficie la radice del clitoride", ha dichiarato Brigitte Boisselier, PhD, direttrice di CLITORAID. "Le donne che si sottopongono a questo intervento, hanno di nuovo la possibilità di raggiungere l'orgasmo al pari di ogni altra donna".
LA dott.ssa Boisselier ha aggiunto che, sebbene CLITORAID riceva migliaia di email e telefonate, "la richiesta da parte di una donna violentata e mutilata dal proprio principale è probabilmente la storia più scioccante mai ricevuta sul sito di CLITORAID".
La vittima (il cui nome è stato omesso a tutela della sua privacy) ha raccontato a CLITORAID che, quando aveva 20 anni, mentre stava lavorando in Arabia Saudita, fu mutilata ai genitali e ripetutamente violentata dal suo principale.
"Egli sosteneva che le donne non dovrebbero avere un clitoride e che ciò è condannato dal Sacro Corano", ella ha raccontato. "Ho dovuto obbedire, altrimenti mi avrebbe uccisa". Quando più tardi si è sposata, ha deciso di nascondere al marito i dettagli della vicenda. "Mio marito sa soltanto che è stato necessario farlo durante un esame medico è che è stato fatto senza il mio consenso", ha spiegato, aggiungendo poi che sebbene non possa permettersi oggi di pagare le spese per l'intervento di ricostruzione, "farà di tutto per raccogliere i soldi necessari e lasciarsi alle spalle questo incubo".
"Come la maggior parte delle donne che ci contattano, anche lei non può permettersi l'operazione", ha commentanto Brigitte Boisselier, affermando inoltre che, sebbene il chirurgo a capo del progetto CLITORAID, la Dott.ssa Marci Bowers, esegua l'intervento gratuitamente, l'ospedale chiede di essere pagato per l'uso della struttura.
CLITORAID è stata fondata da RAEL, leader del Movimento Raeliano, allo scopo di permettere la ricostruzione chirurgica del clitoride a tutte le vittime delle MGF che lo desiderano. Il programma prende in considerazione ogni aspetto, incluso un protocollo di assistenza psicologica. Ma il denaro scarseggia.
"Vorrei poter dire a tutte coloro che ci scrivono di venire a Trinidad, in Colorado, dove la Dott.ssa Bowers opera", ha dichiarato Nadine Gary, coordinatrice dei pazienti di CLITORAID, "ma purtroppo abbiamo solo pochi sponsor privati disposti a pagare le spese di viaggio e quelle richieste dalla struttura. Servirebbe molto più denaro".
Per contattare CLITORAID, chiamare il 380 3012127 - Vittorio Vegni - o rispondere a questa mail
Per fare una donazione,
(* "Circoncisione femminile" è un termine educatamente utilizzato per indicare la Mutilazione Genitale Femminile, un atto brutale compiuto generalmente durante l'infanzia delle vittime. In questo caso, l'escissione è stata compiuta su una donna adulta).
"L'intervento chirurgico permette di portare in superficie la radice del clitoride", ha dichiarato Brigitte Boisselier, PhD, direttrice di CLITORAID. "Le donne che si sottopongono a questo intervento, hanno di nuovo la possibilità di raggiungere l'orgasmo al pari di ogni altra donna".
LA dott.ssa Boisselier ha aggiunto che, sebbene CLITORAID riceva migliaia di email e telefonate, "la richiesta da parte di una donna violentata e mutilata dal proprio principale è probabilmente la storia più scioccante mai ricevuta sul sito di CLITORAID".
La vittima (il cui nome è stato omesso a tutela della sua privacy) ha raccontato a CLITORAID che, quando aveva 20 anni, mentre stava lavorando in Arabia Saudita, fu mutilata ai genitali e ripetutamente violentata dal suo principale.
"Egli sosteneva che le donne non dovrebbero avere un clitoride e che ciò è condannato dal Sacro Corano", ella ha raccontato. "Ho dovuto obbedire, altrimenti mi avrebbe uccisa". Quando più tardi si è sposata, ha deciso di nascondere al marito i dettagli della vicenda. "Mio marito sa soltanto che è stato necessario farlo durante un esame medico è che è stato fatto senza il mio consenso", ha spiegato, aggiungendo poi che sebbene non possa permettersi oggi di pagare le spese per l'intervento di ricostruzione, "farà di tutto per raccogliere i soldi necessari e lasciarsi alle spalle questo incubo".
"Come la maggior parte delle donne che ci contattano, anche lei non può permettersi l'operazione", ha commentanto Brigitte Boisselier, affermando inoltre che, sebbene il chirurgo a capo del progetto CLITORAID, la Dott.ssa Marci Bowers, esegua l'intervento gratuitamente, l'ospedale chiede di essere pagato per l'uso della struttura.
CLITORAID è stata fondata da RAEL, leader del Movimento Raeliano, allo scopo di permettere la ricostruzione chirurgica del clitoride a tutte le vittime delle MGF che lo desiderano. Il programma prende in considerazione ogni aspetto, incluso un protocollo di assistenza psicologica. Ma il denaro scarseggia.
"Vorrei poter dire a tutte coloro che ci scrivono di venire a Trinidad, in Colorado, dove la Dott.ssa Bowers opera", ha dichiarato Nadine Gary, coordinatrice dei pazienti di CLITORAID, "ma purtroppo abbiamo solo pochi sponsor privati disposti a pagare le spese di viaggio e quelle richieste dalla struttura. Servirebbe molto più denaro".
Per contattare CLITORAID, chiamare il 380 3012127 - Vittorio Vegni - o rispondere a questa mail
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