Giornata Internazionale per la Soppressione della Violenza nei confronti delle Donne: La lotta contro le mutilazioni genitali femminili

febbraio 20 2015, Categorie: Misc
Venerdì 25 novembre, migliaia di persone in tutto il mondo sosterranno la campagna del Segretario generale dell'ONU Ban Ki-moon “Uniti per porre fine alla violenza contro le donne”, ma ogni anno e tutti gli anni, tre milioni di giovani ragazze vengono mutilate sessualmente a causa di quell'orribile pratica tribale nota come Mutilazione Genitale Femminile (MGF).

Fin dal 2007, Clitoraid - l'organizzazione benefica internazionale istituita per opporsi alle MGF - ha sostenuto quest’importante giornata. Quest'anno, i suoi volontari organizzeranno degli eventi in tutto il mondo, in particolar modo venerdì 25 novembre, per contrastare le MGF e promuovere la possibilità che hanno oggi le vittime di sottoporsi a un intervento chirurgico per ricostruire il proprio clitoride.

"Il diritto al proprio corpo dovrebbe essere contemplato nel primo articolo della Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo" ha dichiarato la Dr. ssa Brigitte Boisselier, presidente di Clitoraid. "Sosteniamo la proposta di altre organizzazioni internazionali secondo cui se tutti gli esseri umani nascono liberi e uguali, allora devono avere l’inalienabile 'diritto al proprio corpo', ovvero la dignità, l'integrità e l'autonomia del loro corpo non devono essere violate contro la loro volontà. Ovviamente, praticare MGF su delle bambine innocenti è totalmente contrario a ogni diritto umano".

Le tradizionale levatrici, madri e parenti di sesso femminile eseguono questa brutale mutilazione sulle ragazze a partire dalla loro infanzia fino alla loro adolescenza, a causa di antiche superstizioni che risalgono a migliaia di anni fa nell'Egitto dei faraoni. Anche se è illegale in molti paesi ed è contraria a tutte le principali religioni, questa pratica è tutt’ora in uso. Infatti, l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) riferisce che 'dalle 100 alle 140 milioni di donne e ragazze vivono con le conseguenze delle MGF'. Circa 92 milioni di loro vivono in Africa, ma con l'aumento dell'immigrazione negli ultimi anni questa pratica si è ormai diffusa anche in Occidente.

Clitoraid è un'organizzazione benefica internazionale fondata nel 2006 da Rael, leader spirituale del Movimento Raeliano, non solo per denunciare le MGF ma anche per abolire questa pratica in un modo assai più efficace - consentendo alle donne di sottoporsi a un intervento chirurgico poco costoso che (per quanto sia possibile e valutando ogni singolo caso) ripari la mutilazione, ripristini il piacere fisico e riduca le probabilità di complicazioni durante il parto.

"Il Dr. Pierre Foldes – spiega la Dr.ssa Boisselier – è il chirurgo francese di origine ungherese che ha sviluppato 25 anni fa questa tecnica chirurgica, comunemente nota come riparazione di MGF. L'ha poi insegnata a un chirurgo americano, la Dr.ssa Marcie Bowers, e insieme hanno formato diversi medici. Oggi, quest’illustri chirurghi sono, grazie alla scienza, in grado di aiutare le vittime delle MGF a recuperare la loro dignità e il loro piacere".

Dal 2007, Clitoraid ha assistito 28 donne provenienti da tutta l'Africa che si sono sottoposte all'intervento, molte delle quali vivono oggi in paesi sviluppati quali l'Australia, l'Austria, il Canada, il Giappone, il Regno Unito, gli Stati Uniti e la Svizzera. Ce ne sono altre 24 in lista d'attesa negli Stati Uniti, ma oltre 300 che vivono ancora in Africa occidentale, e per loro il costo dell’operazione è insostenibile.

Anche se i medici offrono il proprio tempo gratuitamente, una classica procedura di riparazione di MGF costa 1700 dollari negli Stati Uniti, e cifre molto simili negli altri paesi occidentali. Clitoraid ha risposto a questa sfida raccogliendo 270.230 dollari USA per la costruzione di un piccolo ospedale specializzato nella riparazione di MGF vicino alla città di Bobo Dioulasso, nel paese dell'Africa occidentale del Burkina Faso. Il Komkasso Hospital, che significa 'Casa delle Donne', è in fase di completamento e se i fondi continueranno a essere raccolti, dovrebbe aprire nel 2012.

Attualmente, in Burkina Faso il costo dell’operazione è di circa 500 dollari USA, che è una somma insostenibile per la maggior parte delle persone in Africa occidentale, ma il Komkasso Hospital spera di poterla offrire gratuitamente, o almeno a un costo minimo. Tuttavia, il completamento dell'ospedale e il costo effettivo dell'intervento dipenderà dalla generosità dei donatori di tutto il mondo. Come presidente di Clitoraid, Brigitte Bosselier, spiega: "Non importa se le persone contribuiscono con dieci dollari o un milione, ciò che conta è la loro determinazione, ognuno secondo i propri mezzi, ad aiutare queste donne e a porre fine a questa barbara pratica, permettendo a tutte le vittime di ritrovare quel piacere che avrebbero sempre dovuto provare".

Clitoraid organizzerà degli eventi in tutto il mondo il giorno prima e il giorno stesso del 25 novembre, per contrastare le MGF, lo stupro, la violenza domestica e tutte le altre forme di violenza contro le donne:

In Italia, raccolta fondi presso il centro commerciale "Le befane" a Rimini, domenica 27 novembre dalle 09.00 alle 20.00

In Australia, uno stand con raccolta di fondi durante il Sexpo di Melbourne (24-27 novembre)
In Canada, una 'marcia silenziosa' a Montréal, Ottawa, Quebec, Toronto e Vancouver.
In Francia, delle azioni in strada per sensibilizzare le persone a Bordeaux, Nizza, Colmar, Remiront
In Olanda, stand con raccolta di fondi durante la fiera erotica a Hesselt (19 e 20 novembre)
In Giappone, azioni su Internet per sensibilizzare le persone al problema
In Corea, azioni su Internet per sensibilizzare le persone al problema
In Svizzera, raccolta di fondi a Sierre (21 novembre)

Delle azioni si svolgeranno anche in USA e Israele.

Le donazioni possono essere effettuate attraverso il sito Internet . Sono ben accette sia donazioni in contanti che la fornitura di attrezzature idonee.

Per informazioni e interviste, contattare l'ufficio stampa locale di Clitoraid in Italia: Vittorio Vegni - cell. 380 3012127 - o email -email-